sabato 21 marzo 2009

Dov'è Dio?

Sono molti gli eventi accaduti nella storia dell'uomo ad ispirarmi questa domanda.
Leggo sul Corriere e su Repubblica che oggi, per la visita papale in Angola, si è deciso di compiere due sacrifici umani: per la ressa di chi voleva assolutamente vedere il sant'uomo, due ragazzi sono morti e i feriti ammontano a otto.
Dov'è Dio? toccherebbe chiederselo un po' più spesso. E magari trarre le giuste conclusioni.
Il buon Ratzy stigmatizza i popoli africani per le loro ridicole credenze in magie e stregoni e poi avalla con serietà ed autorevolezza gli esorcismi. Vorrei chiedergli come si farebbe poi a distinguere se sono posseduto da Belzebù o da un misero Poltergeist.
Dov'è Dio? esorcizzatelo, oggi era evidentemente impegnato con un folletto maligno.

giovedì 19 marzo 2009

Mai detto questo: dieci citazioni arcinote e inesatte

Traduco l'articolo Never said it: 10 famously inaccurate quotes pubblicato da Daniel Filkenstein sul suo blog:

Facendo seguito al mio post su Voltaire e la sua falsa affermazione «Non sono d'accordo con quel che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo», ecco altri dieci noti personaggi che non hanno mai pronunciato ciò che più frequentemente viene loro attribuito:

Sherlock Holmes: Elementare, mio caro Watson!
Eccezion fatta per il fatto che non lo è. Il più noto residente di Baker Street non ha mai usato queste parole nei libri originali. Nondimeno, nulla ha vietato ai suoi interpreti sullo schermo di farlo.

Edmund Burke: Tutto ciò che è necessario per il trionfo del bene, è che gli uomini di bene non facciano nulla
E nulla è esattamente ciò che lo statista in questione ha a che fare con questa frase. Bisogna prendersela con il libro Bartlett's Familiar Quotations per la prima erronea attribuzione. Quelle parole non appaiono in alcun lavoro di Burke.

Benjamin Franklin: Al mondo non c'è nulla di certo, tranne la morte e le tasse
Franklin potrebbe aver fatto sua la frase ma, diversamente da tanti altri motti di spirito, non è stato lui a tirarla fuori. Secondo una fonte, Christopher Bullock fu il primo a metterla nero su bianco. Nel 1716 egli scrisse «È impossibile essere certi d'alcunché, meno che la Morte e le Tasse».

G.K. Chesterton: Quando la gente smette di credere in Dio, non è vero che non crede in niente, perché crede in tutto
Ma non dovrebbe credere che Chesterton l'abbia detto sul serio.

John Maynard Keynes: Quando cambiano i fatti, cambiano le mie opinioni. Lei che fa signore?
Keynes
potrebbe anche essere l'uomo del momento, ma fate attenzione prima di usare questa frase. Samuel Brittan è tra coloro che credono che Keynes non l'abbia mai detta, relegandola ad un banale errore d'attribuzione. La frase in questione, insiste Brittan, fu probabilmente «Quando cambio idea io lo dico; e voi?»

Casablanca: Suonala ancora Sam
Più passa il tempo e sempre più persone credono che Ingrid Bergman abbia usato questa frase in Casablanca. Peccato che non l'abbia mai fatto.

Vladimir Lenin: Utili idioti
La formula potrebbe essere entrata nel lessico politico dell'Unione Sovietica ma non c'è nessuna indicazione che provenisse da Lenin. La stessa Library of Congress ha dichiarato pubblicamente che non v'è traccia di essa nei lavori di Lenin.

Jim Callaghan: Crisi, quale crisi?
Questa si deve al Sun. Il loro titolo tagliente potrebbe aver riassunto lo stato d'animo generale all'epoca, ma ha anche addossato a Callaghan ciò che egli non ha mai detto.

Platone: Solo i morti hanno visto la fine della guerra
Questa frase apre in maniera memorabile il film Black Hawk Down ma, nonostante la forma d'epigramma, non ha niente a che vedere con Platone. Invece l'ha messa nera su bianco George Santayana nel suo Soliloquies in England del 1924. Il generale Douglas MacArthur è responsabile d'aver fuorviato l'intero corpo dei cadetti dell'accademia di West Point, citandola nel suo discorso d'addio del 1962.

Winston Churchill: Mostratemi un giovane conservatore e io vi mostrerò qualcuno senza cuore. Mostratemi un vecchio liberale e vi mostrerò qualcuno senza cervello
Nessuno può accusare Churchill di porci dei limiti sul fronte delle ottime citazioni. Ma questa famosa frase, declinata in diverse varianti, non è una delle sue creazioni. Il dibattito su chi l'ha tirata fuori per primo è ancora acceso. George Bernard Shaw? Disraeli? Otto von Bismarck? Le vostre risposte su una cartolina postale.

bigbillbroonzyzation

In una stanzetta di un quinto piano... sotto un cielo plumbeo pieno di nubi arruffate... guardando il totem rosso e bianco che si erge in mezzo ad un mare d'erba e cerca di acchiappare chissà che, con le sue grandi orecchie grigie e cilindriche... nell'aria gonfia di fredda elettricità, due ali nere che battono lontane e fuggono via... non si può fare altro che bigbillbroonzyzzarsi, contemplando la caducità della vita...

domenica 15 marzo 2009

il peso della famiglia

Tu conosci una ragazza, la trasformi in tua moglie, te la carichi sulle spalle e affronti un percorso ad ostacoli che, tra mille difficoltà, ti condurrà alla meta. O così si spera.
Non è facile, ovviamente; tanti sono gli inconvenienti che si incontrano sulla strada, ma bisogna affrontarli con tenacia, tenendosi ben stretti l’uno all’altro, cercando di non cadere.
La forza collante dell’amore può fare miracoli, d’altronde.
La prova da affrontare non è banale: bisogna che tu sostenga la tua donna, che tu sia forte e bravo a reggere gli alti e bassi, verso un sicuro traguardo di felicità. Per tutta la durata di questa magnifica avventura non devi mai abbandonare la tua dolce metà, pena perdere la partita. Devi stare molto attento a che lei non incorra in pericoli e possa farsi male o ferirsi. È facile che, per una debolezza del momento, le cose vadano a rotoli. D’altronde si sa come sono le mogli: un colpo di testa e i giochi sono fatti.
Abbi cura di lei, difendila, proteggila, tienila legata a te e vedrai che vincerai questa importante sfida!
Ah, ti verrà a costare 50 euro circa. Devi fare tutti i 253 metri e mezzo nel minor tempo possibile ed è meglio che la tua signora metta un casco (non si sa mai). Ti dò una dritta: lo stile migliore è quello estoniano. Allenati.
Attento perché si può essere squalificati facilmente.
Si vince una coppa.
E sì, perché di che credi che stia parlando? Si tratta di quello che io reputo il terzo gioco più scemo del mondo dopo il lancio del nano e il chess-boxing: il wife-carrying è apprezzatissimo in tutta la Scandinavia.

Quando si dice il peso della famiglia!

the grave



And the rain fell like pearls on the leaves of the flowers
Leaving brown, muddy clay where the earth had been dry.
And deep in the trench he waited for hours,
As he held to his rifle and prayed not to die.

venerdì 13 marzo 2009

paraskavedekatriaphobia

"Gioacchino Rossini was surrounded to the last by admiring and affectionate friends; and if it be true that, like so many other Italians, he regarded Friday as an unlucky day, and thirteen as an unlucky number, it is remarkable that on Friday, the 13th of November, he died."
(Henry Sutherland Edwards, The Life of Rossini)

giovedì 12 marzo 2009

il mondo che verrà

È solo rimandata, l'Apocalisse prospettata da Fo, e la catastrofe, cui toccherà offrire un amaro benvenuto, avverrà senz'altro e ci coglierà necessariamente impreparati, vista la sordità da cui siamo afflitti verso le questioni ambientali. Un agrodolce inno all'ecologia, il racconto vivido di un'esperienza onirica, un'"opera buffa" sul mondo e sugli uomini destinati a cambiare, per via dell'esaurimento dell'oro nero. Il brillante e rassegnato saggio di un grande intellettuale, avvilito per la cecità dell'umanità, che corre verso il baratro come un branco impazzito di gnu.

lunedì 9 marzo 2009

buonanotte Vincent

Buonanotte con una canzone bellissima:



And when no hope was left in sight
On that starry, starry night,
You took your life, as lovers often do.
But I could have told you, Vincent,
This world was never meant for one
As beautiful as you.

laico, se lo conosci, lo eviti!

omofobia kebabbara

Ieri mi viene voglia di kebab, vado a prenderlo dall'egiziano sotto casa. Entra un ragazzetto, avrà avuto vent'anni, prende un pezzo di pizza, paga e se ne va. L'arabo mi fa: «Vedere gli "uomini-sessuali" mi offende sempre».
Accenno un sorriso e mi chiedo, conoscendomi, se riuscirò a sottrarmi alla tenzone dialettica, se potrò evitare di ficcarmi a testa dritta in uno scontro culturale tra oriente ed occidente.
«Come fai a sapere che è omosessuale?».
«La mia esperienza con il pubblico e poi» indica le tempie «ho i capelli bianchi».
«Be', ma non si può controllare» provo a ribattere.
Sono io l'ignorante. Lui mi spiega che alla TV araba (ah, certe perle di saggezza che ci perdiamo) hanno detto che probabilmente l'omosessualità dipende dal toccarsi le parti intime a scuola, tra maschietti. Mi comunica altresì che quando si entra da lui, a chiedere la pizza, non c'è atteggiamento soft che tenga, bisogna essere maschi, andare dritti e sicuri: «dammi questo pezzo qui!».
Peccato, il kebab non era male.

ritratto

«...un popolo di inetti, un popolo di zozzoni disorganizzati, inefficienti, caciaroni, pigri e incapaci che si fanno fottere e derubare da tutti i loro capoccia... vivono immersi nelle lordure... con stipendi da fame... ma basta che gli ammolli un festival di canzoni, un po' di telenovele... e loro, 'sti italioti, sono felici come coglioni in brodo.»
(Dario Fo, L'apocalisse rimandata)

sabato 7 marzo 2009

aleatorietà

Quello che mi sorprende sempre di Roma è il carattere aleatorio delle destinazioni. Si sale su un mezzo e non si sa se si seguirà la via prefissata, se si potrà scendere dove previsto. Il bus a un certo punto cambia tragitto, gira a destra; una signora dal fondo, perplessa, si fionda dritta come un siluro verso l'autista urlando indignata "scusi, ma perché ha deviato?".
"C'è la manifestazione!" rispondono tutti in coro. Lei fa il broncio, inghiottisce gli insulti al conducente e se ne ritorna al proprio posto. Godiamoci l'ennesimo panorama di una strada mai vista prima.

sono contento

Sono contento, sono contento. Sono contento che Talebatzinger e i suoi seguaci si ostinino a manifestare il loro ridicolo credo con atti sensazionali come la scomunica. Sono contento perché, così facendo, si allontanano sua sponte dal resto della società, inghiottiti sempre più nel loro piccolo mondo alla rovescia. Spero che la Chiesa collassi presto su sé stessa, lo spero di cuore.
Leggo sul Corriere che una bambina brasiliana di 9 anni ha subito le violenze del patrigno per ben 3 anni (cioè da quando ne aveva 6). Alla fine la piccola è rimasta incinta di 2 gemelli e i medici, per salvarle la vita, l'hanno fatta abortire. Ovviamente quella dei medici è stata una lodevole iniziativa, nel pieno rispetto della deontologia professionale e del giuramento di Ippocrate. Ebbene, l'alto prelato brasiliano, tal monsignor Sobrinho, ha scomunicato i dottori perché, a suo parere (ovviamente suffragato dai vertici della Chiesa) essi avrebbero fatto una "scelta di morte". Ora, a parte che se io fossi un chirurgo, della scomunica della Chiesa me ne importerebbe cippa (anzi, mi farebbero il favore di cancellarmi gratis dai loro registri); a parte frasi oltraggiose della laicità di un paese come "la legge di Dio è superiore a qualunque legge umana", che puntano a delegittimare l'impianto giuridico e pertanto sono da rispedire al mittente; a parte tutto questo, come si può pensare che scegliere di salvare una bambina di 9 anni significhi optare per la morte? Qual è il modello di vita e di società cui si rifà questa ridicola istituzione? una mandria di obbedienti infelici? Be', sono contento che il mondo laico rifiuti di realizzare questo modello. Sono contento che vi si opponga con fermezza.

venerdì 6 marzo 2009

warholizzato!

tristitia pre corsam

Devo ricominciare a fare esercizio fisico. Non ho più neanche l'alibi delle cattive giornate. Oggi, alla Nike di via del Corso, osservavo il manichino tutto abbigliato per la corsetta, l'ho abbracciato e ho pianto: quanto mi ci vorrà per diventare come te?
Mi sa che rispolvero la tutina e domenica riprendo il footing...

giovedì 5 marzo 2009

pippa entusiasmante

Da tempo non guardo più la televisione, per mia fortuna. Non lo faccio con un intento snobistico, è solo che, durante un fatidico trasloco da una città all'altra, ho avuto la geniale idea di lasciare il mio piccolo televisore ad un'amica e da allora ho imparato che si può vivere benissimo anche senza. Codesta privazione ha i suoi ovvi vantaggi, per esempio risparmiarmi lo strazio annuale del festival nazionalpopolare.
Però, però... per caso, sguazzando su Youtube, mi sono imbattuto nella canzone vincitrice delle nuove proposte: Sincerità, cantata da Arisa (al secolo Rosalba Pippa). Ora, a parte l'accattivante motivetto swing, i sorprendenti miracoli di un timbro che si trasforma da cartoonesco a sensuale e di una dizione potentina che diventa d'un tratto perfetto italiano, ho analizzato un po' il testo (che poi dovrebbe essere la cosa più importante). Chiaro che dalla kermesse sanremese non ci si può/deve attendere delle perle di poesia (in fondo basta farcire il tutto di amore, cuore e dolore) però, che capperi!, versi come "sincerità/un elemento imprescindibile/per una relazione stabile/che punti all’eternità" sembrano usciti da un libro di Raffaele Morelli o Willy Pasini.
Insomma, ovvietà accademiche!... sarebbero più intriganti parole altrettanto tristemente vere come, per esempio: "quando mi sveglio al mattino/il tuo alito mi è vicino/sentendo l'odore di morte/mi giro dall'altra parte"... o cose così...
Ma andiamo veramente in solluchero per frasi come "e mano ella mano dove andiamo si vedrà"? Visto il livello medio della cultura dei miei connazionali, non mi meraviglia, ma questa è l'ennesima conferma che siamo messi veramente male!...

mercoledì 4 marzo 2009

stesso odore

A volte tirare un po' più in là, verso il supermercato vero, può avere i suoi lati positivi. La prossima volta muovo le gambine, anziché fermarmi al primo comodo discount. Stasera compro un succo d'ananas, lo apro e nel portarmelo alla bocca mi accorgo che ha lo stesso odore delle gomme impilate dal gommista sotto casa. Finisco di sorseggiare il mio pneumatico e me ne vado a letto.
Buonanotte!

non mi resta che piangere

Sui giornali leggo notizie sempre più sconcertanti. Oggi apprendo che la Southwest Airlines americana ha avuto la pregevole idea di decorare la fusoliera dei propri 737 con una fotona di Bar Rafaeli in bikini sul bagnasciuga. Ora, io ritengo questo pezzo di figliola una delle cose più belle che una mamma possa fare e non mi spiego come possano, i passeggeri della compagnia, gridare allo scandalo. Perché è questo che hanno fatto 'sti bigotti, tirando fuori "gravissime offese per le famiglie" e scomodando addirittura la pornografia. Ma come si fa? come si può ritenere questa iniziativa offensiva e pornografica? Oltretutto l'ammaliante donzella è in un innocente costume da bagno. Ma chi sono questi bacchettoni? fatemeli conoscere!!
Mi viene in mente l'episodio felliniano "Le tentazioni del dottor Antonio" di Boccaccio '70.
Senza accorgermene devo essere piombato indietro nel tempo: dev'essere il 1492, quasi 1500.

crocchette

Stasera, uscendo dall'ufficio e quasi arrivato alla stazione Bologna, mi sono fermato a comprare uno dei miei pasti preferiti: crocchette di patate. Ce n'erano sei ad attendermi; la ragazza mi ha chiesto quante ne volevo. «Me le dia tutte!» faccio io, ingordo che non sono altro. Lei però ha capito "due" e me le stava già incartando quando io, fingendo spudoratamente di preoccuparmi se in fondo non stessi esagerando, le chiedo di darmene quattro in tutto. La mia coscienza mi scuote la collottola tutte le volte che accadono cose di questo tipo: ti sta bene, così impari a fare il gradasso.
Comunque, a parte questo, ho viaggiato col pacchettino ciondolante tra le mani e sono sceso a Garbatella, ne ho addentata una e ho scoperto che nel bel ripieno patatoso ci avevano infilato pezzettini di prosciutto.
Ma perché dico io? perché? porca miseria! le crocchette devono essere "tutta patata"!
Buonanotte!

martedì 3 marzo 2009

Pape Satàn, pape Satàn aleppe!

Leggo sul Corriere un articolo allucinante che indica la Sicilia quale regione italiana prediletta da Belzebù. Allucinante perché a scandalizzarmi non è tanto il parere di presuli, prelati, pretini e frati vari, che esercitano il proprio "esorcistato" (!!!) immersi nelle loro scemenze religiose medievali e continuando a credere nel caprone solforoso che va incarnandosi di corpo in corpo, così, per puro divertimento; a scandalizzarmi è il parere di un medico (un medico! porcaccia eva porca!) che afferma (cito testualmente): «Avevo una paziente sempre malata anche se dagli accertamenti clinici non veniva fuori mai nulla. E’ tornata a star bene solo dopo l’intervento dell’esorcista. Da quel momento ho capito che mi mancava qualcosa perché nessuno mi ha spiegato che oltre alle malattie del corpo c’è anche dell’altro». Eeeeeeeeeeeeeeeeeh?!... quello che vorrei dirgli è: certo che ti manca qualcosa, brutto cazzone, forse aver letto qualche libro in più di medicina! Ma, porco diavolo!, possibile che nel 2009 ci siano ancora medici in grado di scambiare una persona affetta da una patologia neuropsichiatrica per un ossesso impenitente? Per quanto tempo ancora dovremo sorbirci queste cazzate? basterà qualche centinaio d'anni?

escherichia coli

Oggi sono in vena di riflessioni cosmiche sulla natura del mio lavoro. Insomma, parliamoci chiaro: nel mio campo c'è tanta gente che fa e tanta gente che non sa fare. Tra quella che non sa fare ci sono coloro che organizzano il lavoro di chi sa fare, ammantandosi quindi di autorevolezza e dignità. O meglio: credono di organizzare; in realtà non fanno altro che lasciarsi trasportare dagli eventi, in attesa che l'incastro giusto passi sul pelo dell'acqua. E nel frattempo succhiano, mangiano, erodono gran parte della sostanza prodotta da chi sa fare. E seppure mi limitassi a considerare quelli che si arrabattano per davvero per creare le giuste condizioni di lavoro per gli altri, sarebbero sempre troppi e troppo avidi. Incommensurabile è il divario tra le entrate di chi fa, sciroppandosi chilometri in giro con la valigetta degli attrezzi, e di chi invece se ne sta in panciolle su una poltrona in pelle a spostare palle su un pallottoliere (però, che bel gioco di parole). Esiste così tutto un esercito di persone che guadagna sulle spalle degli altri, senza muovere un dito, ed intasca tanto, troppo!
Un giorno toccherà riprenderci ciò che è nostro.
Questa gente mi fa cagare, esattamente come gli escherichia coli.

blogenitalia

Ho notato che il traduttore di Google dall'italiano all'inglese trasforma il titolo del mio blog "a penna corrente" in "a pen is", che di primo acchito leggo "a penis" (un pene). Però, non male.

acqua&sapone, chi erano costoro?

Lavarsi è un'attività tutto sommato facile: senza pretendere che ci si infili sotto una fumante doccia di buon mattino, basterebbe anche solo una potente strigliata alla faccia, al collo, alle ascelle, alle orecchie e, insomma, in tutti quei punti in cui si annida lo sporco impossibile. Perché così tanta gente è allergica alla miracolosa coppia acqua&sapone?
Si nota che ho ricominciato a viaggiare in quel carro bestiame che è la metropolitana romana nelle ore di punta. Dopo cinque mesi di comodo treno che mi portava da casa a lavoro senza fastidi, seduto, con un libro in mano e non troppa gente intorno, mi ritrovo ad entrare nei vagoni della metro per rototraslazione, trasportato dalla folla; scivolo sui binari, nei budelli eterni, aggrappato ad una pertica, in un tripudio di odori umani. E quel che è peggio è che tra qualche mese sarà estate!