giovedì 12 novembre 2009

...liberitutti...

Quello che sta accadendo in queste ore in Italia è la realizzazione del sogno berlusconiano; anzi, del sonio come lo chiamava lui quindici anni fa, seduto alla sua scrivania, l'immagine quasi onirica con capelli e doppiopetto, sfumatura Beautiful. Blaterava circa i suoi intenti per un mondo migliore e prometteva milioni di posti di lavoro mai visti. E il sonio si sta realizzando sul piano materiale e su quello spirituale. Materialmente, il miserabile, torbido, satiro lascivo che ci governa - compresi i suoi degni accoliti - sta riuscendo a costruirsi un'infrangibile campana di vetro entro cui proteggersi fino alla fine dei suoi giorni (che spero davvero sia vicina). L'ennesima leggina ad personcinam che, a dispetto di tutti i difetti di incostituzionalità sollevati per almeno due operazioni di cotal genere già avvenute, sta prendendo forma e sostanza in queste ore serve proprio a proteggere la sua di personcinam. La tecnica del feroce suddito-difensore Ghedini ormai si è capita: è quella del sicario mafioso che protegge il suo boss. Sta preparando una bomba giudiziaria, qualcosa che quando esploderà farà morire tutte le pendenze a carico del suo amico/cliente/protetto e con esse una miriade, un mare, un oceano di altre: me ne frego!. È proprio come il picciotto che, pur di ammazzare la vittima designata, apre il fuoco sulla folla e fa strage di corpi. Ammazza sicuramente chi dice lui e chi se ne frega se col morto voluto se ne vanno all'altro mondo una decina di innocenti. In una parola? "devastante". Come ha definito l'Associazione Nazionale Magistrati questa nuova operazione legislativa? "effetti devastanti sul funzionamento della giustizia penale in Italia". Sul piano spirituale questo progetto si sta realizzando perché il miserabile, torbido, satiro lascivo che ci governa - compresi i suoi degni accoliti - è riuscito a sovvertire scaltramente le regole del gioco: non fu lui a buttarsi in politica appena avvertì puzza di bruciato, sono i giudici che lo perseguitano da quando è "sceso in campo". Come è possibile fidarsi di magistrati stravaganti che sono evidentemente intrisi di atavico bolscevismo?
In sostanza, il messaggio accolto e assorbito dai pecoroni italici è il seguente: se si indaga su esponenti del PdL, la cosa è sospetta, evidentemente in Procura c'è qualcosa che non va. Questo è tanto più apparente se si pensa che in queste ore il campione d'onestà ha stretto la mano a Nicola Cosentino, sottosegretario all'Economia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Quest'ultimo, anziché dimettersi, com'è giusto che sia anche per il solo sospetto che pende sulla testa di chi ha una accusa del genere, rimane in piedi, rinsaldato e rinfrescato dalla vigorosa stretta di mano del premier, che corre ad infondergli tutta la sua solidarietà: bravo! non mollare! ci penseranno i miei trenta senatori a sollevare il legittimo sospetto verso la procura della Repubblica di Napoli (Su Repubblica di oggi: "I senatori chiedono un'ispezione urgente alla Procura di Napoli e sollevano pesanti dubbi sulla corretta gestione di quell'ufficio chiedendo di conoscere anche se i criteri di assegnazione dei fascicoli giudiziari garantiscano l'equidistanza e l'indipendenza dei magistrati che procedono alle indagini"). Metà degli italiani, questo mezzo popolo di coglioni (attenti, è par condicio: lui ha dato dei "coglioni" agli elettori di sinistra) non si rende conto che ogni volta che plaude a questo uomo miserabile, ogni volta che acclama questo viscido scherzo della natura, ogni volta che benedice la sua presenza, la protezione di costui si rafforza: il vetro della sua campana diventa sempre più infrangibile, tra gli sghignazzi suoi e dei suoi degni accoliti protetti all'interno. Gli italiani applaudono e applaudono e applaudono, affascinati da uno charme da capomafia, e intanto quando pioverà la merda (perché un giorno la merda pioverà su questo triste paese) si inzupperanno di letame fino alla testa, mentre lui - e i suoi degni accoliti - avranno i doppipetti puliti. Si sa a che cosa serve la legge che si sta approvando in queste ore: ad allargare le sbarre delle carceri e a rendere più resistenti le lenzuola da annodarci. Liberi tutti! Non proprio tutti, però: solo i privilegiati; che i poveracci vi marciscano dentro.

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