mercoledì 11 novembre 2009

...uomoscontro...

Va bene che per molte persone il prossimo è una presenza ingombrante, ma da qui a scaraventartisi addosso come l'orribile donnone biondo alto due metri e ottanta che stamane, nella pullulante metropolitana romana, si è diretta a passo d'oca contro di me, investendomi, ce ne passa. Le ho indirizzato una cinquantina di sani bestemmioni mattutini, ancor più carichi d'odio per via del mio torpore notturno non del tutto estinto e dei crampi ad uno stomaco ancora vuoto. L'ho individuata subito come una di coloro che tracciano un tragitto virtuale e lo seguono alla lettera non derogando mai dalla propria rotta di collisione. Neanche a pagarli oro. E allora, come spesso accade, mi si è accesa una lampadina; ho pensato se non possa essere anche questa una piccola metafora della vita: persone che non scendono mai a compromessi, non si fermano di fronte all'altro, non cedono il passo, che non ci penserebbero due volte a calpestarti per un proprio interesse. Mi sono chiesto se questo sporco mondaccio non sia in fondo che la grande giostra dell'uomoscontro, un posto dove è possibile evitare gli altri o urtarli violentemente. A voi la scelta. Ma un avvertimento: non è detto che si vinca sempre nel primo caso.

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