Ieri mi viene voglia di kebab, vado a prenderlo dall'egiziano sotto casa. Entra un ragazzetto, avrà avuto vent'anni, prende un pezzo di pizza, paga e se ne va. L'arabo mi fa: «Vedere gli "uomini-sessuali" mi offende sempre».
Accenno un sorriso e mi chiedo, conoscendomi, se riuscirò a sottrarmi alla tenzone dialettica, se potrò evitare di ficcarmi a testa dritta in uno scontro culturale tra oriente ed occidente.
«Come fai a sapere che è omosessuale?».
«La mia esperienza con il pubblico e poi» indica le tempie «ho i capelli bianchi».
«Be', ma non si può controllare» provo a ribattere.
Sono io l'ignorante. Lui mi spiega che alla TV araba (ah, certe perle di saggezza che ci perdiamo) hanno detto che probabilmente l'omosessualità dipende dal toccarsi le parti intime a scuola, tra maschietti. Mi comunica altresì che quando si entra da lui, a chiedere la pizza, non c'è atteggiamento soft che tenga, bisogna essere maschi, andare dritti e sicuri: «dammi questo pezzo qui!».
Peccato, il kebab non era male.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Chissà che ha detto quando sei uscito tu?
Forse «Vedere i programmatori bellissimi e simpaticissimi è sempre una gioia per me»
...già! ghghghgh! :-)
E se solo fosse timideza? Così si vede che sia in Oriente, come in Occidente, esistono i pregiudizi!
...purtroppo temo che in certi posti del mondo i pregiudizi siano ancora tristemente determinanti nella vita di tutti i giorni... :-(
Da come l'hai raccontata 'c'era davvero da ridere. Per non piangere. Ma credimi certi discorsi sono comuni anche tra i maschi italiani... molto comuni. E' che vogliamo vedere il peggio sempre al di fuori di noi... fa meno male!!!
Posta un commento